Oggi le moderne tecniche di vinificazione consentono la realizzazione di un vino senza l’aggiunta di solfiti.
I solfiti sono una sostanza sempre presente nel vino, perché sono prodotti in modo naturale dalla fermentazione alcolica, ma vengono normalmente aggiunti soprattutto sotto forma di SO2 (anidride solforosa) per preservare il vino nelle varie fasi della sua vita. Nelle etichette è obbligatorio scrivere che il vino contiene solfiti se questi superano i 10 mg per litro. La legge impone anche dei limiti massimi perché sono nocivi alla salute. Sono loro per esempio spesso i colpevoli del mal di testa che molte persone provano dopo aver bevuto del vino. Per i vini provenienti da agricoltura convenzionale il limite è di 200 mg/litro per i vini bianchi e 150 mg/l per i rossi. I vini biologici hanno limiti inferiori: 150 mg/litro per i bianchi e 100 mg/litro per i rossi. Questo rosso ha un contenuto di solfiti naturali inferiore a 10 mg/litro.